“Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare” (Joseph-Jérôme Lefrançois de Lalande)
Capri è la perla del golfo di Napoli. Dista solo tre miglia da Punta Campanella, la propaggine più estrema della penisola sorrentina ed è a poco più di un’ora dal porto partenopeo. Emerge dal mare con la sua inconfondibile forma ed il color argenteo della pietra calcarea di cui è costituita. Gli agenti atmosferici nel corso dei secoli l’hanno modellata, cingendola di scogli fantastici, traforandola di grotte meravigliose e ricoprendola di una lussureggiante vegetazione. Abitata sin dall’età preistorica, Capri incanta da sempre. Gli imperatori Augusto e Tiberio si costruirono magnifiche ville e giardini, i cui resti sono visitabili ancor oggi. Fu tappa del Grand Tour d’Italie e da allora divenne la meta prediletta degli intellettuali stranieri, oggi, del jet set internazionale. Pittoresca e chic, la natura spettacolare fa da perfetta cornice ai suoi luoghi più famosi: la Piazzetta, il miglior posto per un caffè od un aperitivo sotto la Torre dell’orologio, Via camerelle la strada dello shopping di lusso, i meravigliosi Giardini di Augusto dai quali si gode di una veduta mozzafiato sui Faraglioni ed in fine Anacapri, più tranquilla, amena, dalla cui piazza partire, in seggiovia, alla scoperta del Monte Solaro, il punto più alto e panoramico di tutta l’isola, il luogo del cuore di Pablo Neruda, il poeta cileno che fece di questo scenario incantevole il luogo del suo esilio e della sua romantica storia d’amore con Matilde. Da non perdere, assolutamente, il giro dell’isola in barca per poter riempirsi gli occhi, apprezzare i profumi e toccare con mano i suoi posti più incantevoli: le grotte Azzurra, Corallo, Smeraldo, Bianca, l’Arco Naturale, i Faraglioni… baciare il proprio partner sotto il faraglione di mezzo suggellerà per sempre la vostra storia d’amore. Una vera e propria magia sono i tramonti a Capri: il migliore è da Punta Carena. Non si può andar via dall’isola senza portarsi dietro una delle sue “leggendarie” campanelle od uno dei suoi antichissimi profumi. Anche se solo per un giorno, val la pena perdersi tra le meraviglie naturalistiche ed artistiche della Regina di roccia, così come ebbe a definirla Pablo Neruda.